sabato 31 dicembre 2011

LA SPOSA VAMPIRO di Syrie James


Il corpo vicinissimo al suo, la mano a sfiorarle la schiena, mentre il sangue accelera nelle sue vene. Mina Harker si abbandona alla musica, lasciando che il suo misterioso cavaliere la guidi sulle note di un valzer. Fin dal loro primo incontro, quello sconosciuto di una bellezza fuori dal comune e dal fascino ipnotico ha esercitato su di lei un'attrazione irresistibile, impossessandosi dei suoi pensieri e visitando ostinatamente i suoi sogni. Nonostante l'amore per Jonathan, il suo promesso sposo, tornato da un viaggio d'affari in Transilvania inspiegabilmente turbato e scosso, Mina si lascia travolgere dalla passione e inizia una relazione segreta e sconvolgente. Ma quell'uomo che sembra avere accesso ai suoi desideri più segreti, ai suoi pensieri più intimi, nasconde un potere che va al di là del comprensibile e dell'umano da cui sembra impossibile difendersi. Quando Mina scopre che dietro il volto perfetto del suo amante si cela il conte Dracula, una creatura di cui tutti hanno terrore e a cui in molti danno la caccia, il legame che li unisce è ormai indissolubile, ma porta in sé una terribile minaccia. E mentre Jonathan decide di combattere con tutte le sue forze per riavere la donna che ama, Mina è costretta ad affrontare una battaglia ancor più dura, nel profondo del suo cuore: scegliere se tornare alla vita o abbracciare la morte.

Ho comprato questo libro al buio. Non sapevo che si trattava di un'altra versione del Dracula di Bram Stoker (raccontata dalla parte di Mina), non sapevo nulla della trama. Ma il titolo, La sposa vampiro, la copertina accattivante e una buona quarta, mi hanno conquistato. Inoltre non era un Young Adult, non campeggiava la scritta "Freeway" che contraddistingue la collana per giovani della Piemme. Dunque ero tranquilla. Oltretutto io non ricordo per filo e per segno la storia di Stoker, anzi, sono passati troppi anni da quando la lessi - credo fossi adolescente, all'epoca - e quindi ero pronta a tutto e a niente. Una carta da impressionare insomma.
All'inizio la storia mi ha profondamente annoiata. Mi piacciono le ambientazioni nel passato - soprattutto nell'Ottocento e nei primi del Novecento - però il plot era troppo lento, banale e con un andamento assolutamente prevedibile. Non mi sembrava neppure particolarmente ben scritto. Allora, incuriosita, ho fatto un po' di ricerche in rete e ho scoperto di cosa si trattava e anche il perché della "semplicità" della trama (l'aderenza al romanzo di Stoker, un precursore del genere ma proprio per questo talmente imitato da apparire troppo semplice ai giorni nostri). Ho quindi ripreso a leggere il romanzo con occhi nuovi . Fino a metà opera, fino a quando Mina non parte per Budapest diretta al capezzale del suo fidanzato e futuro marito Jonathan, la storia scorre senza colpi di scena e con mosse e reazioni dei personaggi davvero scontate. Poi, finalmente, succede qualcosa.
Ma la vicenda si complica un po' - e diventa quindi più interessante - soprattuto quando Mina inizia a farsi irretire dal Wagner alias il conte Dracula. Lui infatti è, tra tutti, il personaggio costruito meglio, non la macchietta assetata di sangue che sembra dalle prime pagine, ma una figura in chiaroscuro, animato dal tormento dalla passione per Mina. Anche il profilo della giovane donna inizia a ispessirsi, con azioni e pensieri finalmente decisi, determinati e un po' ribelli. Sul piano dark non c'è molto: la storia non arriva mai a spaventare, anzi, spesso fa sorridere nei momenti in cui dovrebbe essere più inquietante. Però c'è un po' di tensione che si acuisce nelle pagine finali, e il rapporto che alla fine si costruisce tra Mina, il Conte e Jonathan (uno strano triangolo) è davvero ben intessuto. Da segnalare sono i passi in cui il Conte parla nella mente di Mina, commentando l'operato della squadra di cacciatori intenti a cercare la cassa-bara dove lui si nasconde. Si tratta di brani molto divertenti, scritti con un buon ritmo, dialoghi precisi e fulminanti, e una buona dose di sensualità.
I pregi - pochi - del libro sono finiti, ma nel complesso non è un volume da gettare o da rinnegare. Si legge con sufficiente piacevolezza. Spero però che la prossima sia una lettura più coinvolgente. Di certo, nel futuro mi informerò un po' di più prima di acquistare un nuovo libro.

Consigliato a chi: ama i romanzi ambientati nel passato, le fan fiction, le storie romantiche e non troppo impegnative.
Giudizio da 0 a 5: 3+.
Curiosità: strano che in copertina o in quarta non si accenni minimamente al fatto che il libro è una nuova "versione" del Dracula di Bram Stoker. Tentativi analoghi - parlo soprattutto della super sfruttata Jane Austen, o di Cime tempestose, da cui sarà tratto presto un nuovo romanzo basato su Heathcliff (entrambi peraltro libri "rivistati" già dalla James- sono stati sbanierati addirittura in fascette. Altra curiosità: la copertina della versione italiana è di gran lunga più bella - e più spinta - di quella americana. Vedere per credere.

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