La guerra è conclusa e Clary è tornata a New York, intenzionata a diventare una Cacciatrice di demoni a tutti gli effetti. E finalmente può dire al mondo che Jace è il suo ragazzo. Ma ogni cosa ha un prezzo. C'è qualcuno che si diverte a uccidere gli Shadowhunters, e ciò causa fra Nascosti e Cacciatori tensioni che potrebbero portare a una seconda, sanguinosa guerra. Simon, il migliore amico di Clary, non può aiutarla. Sua madre ha scoperto che è un vampiro e lui non ha più una casa. E come se non bastasse, esce con due ragazze bellissime e pericolose, nessuna delle quali sa dell'altra. Quando anche Jace si allontana senza darle spiegazioni, Clary si trova costretta a penetrare nel cuore di un mistero che teme di svelare fino in fondo: forse è stata lei a mettere in moto la terribile catena di eventi che potrebbe farle perdere tutto ciò che ama. Jace compreso. Amore. Sangue. Tradimento. Vendetta. La posta in gioco non è mai stata così alta per gli Shadowhunters...
Caspita. Faccio un bel respiro e chiudo l'ultimo "Shadowhunters - La città degli angeli caduti" di Cassandra Clare. Un gran bel libro che si legge d'un fiato, con dialoghi sempre convincenti, momenti d'azione al cardiopalma, parentesi riflessivo/descrittive mai banali e mai buttate lì come riempitivi.
Insomma, un vero libro, di quelli che emozionano e fanno pensare e ripensare. Non un capolavoro della letteratura, intendiamoci, ma uno di quei libri che sei contento di aver letto e che ti hanno divertito. Uno dei presupposti che la narrativa - soprattutto di genere - dovrebbe sempre avere.
E' veramente eccezionale come al quinto libro della saga (e con la lettura alle spalle del primo del prequel "Shadowhunters. Le origini. L'angelo" di cui ho già scritto in questa sede), l'autrice riesca a mantenere sempre alta la qualità e l'energia che traspare dalle sue storie. Non sono solo ben scritte, sono piene di nuove idee, di svirgolamenti della trama come fili di una tela di ragno. Tutto sta in piedi e sembra autoalimentarsi, ma solo chi ha scritto l'opera sa quanto lavoro c'è dietro questa costruzione così fluida e ben congegnata.