sabato 7 gennaio 2012

HUNGER GAMES di Suzanne Collins


Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.

L'ho divorato. Ho amato la storia fin da subito, cruda, cattiva, sincopata e molto distopica. Katniss, la protagonista, è una ragazza con le palle, determinata, fiera. Una che parla poco e abituata a non mostrare ciò che pensa e prova. Una cacciatrice e guerriera. Lui , Peeta, è "l'uomo del pane", dolce, ostinato, ironico, innamorato. Due opposti che si ritrovano a combattere uno contro l'altro in uno scontro all'ultimo sangue in un reality intitolato "Hunger Games". La trama, che lascio la quarta a raccontarvi, è davvero geniale. Un po' mi ha ricordato Vernon God Little di DBC Pierre (Einaudi Stile libero, un gran libro molto sottovalutato), anche quello basato su un reality, ma qui si tratta di tutt'altra ambientazione e scrittura. Una scrittura che non lascia nulla al caso, limata al millimetro, ogni parola è precisa e giustificata e i personaggi sono delineati perfettamente con pochi tratteggi. La tensione è alta, e tiene tutto il libro, fin dalle prime pagine introduttive. Unici piccoli grandi nei:
-Peeta, il coprotagonista, vive attraverso gli occhi di Katniss, ha poco spessore, poco spazio all'interno del romanzo. Si vorrebbe saperne di più;
-il finale è troppo troncato per i miei gusti. Bene che sia il primo di una trilogia... ma finirlo così sospeso è troppo;
-peccato che duri poco. Non mi sarebbero dispiaciute più pagine. Anche magari di descrizione del mondo che fa da scenario dell'azione, davvero originale e interessante.

Giudizio da 0 a 5: 5-. Il meno solo per questi ultimi aspetti negativi, ma che non inficiano l'entusiasmo che nutro nei confronti del libro. Ho già ordinato il secondo e spero che Mondadori si decida a far uscire il terzo. Ho trovato la trilogia completa in Slovenia (in sloveno), in questi giorni di vacanza. E mi è uscito fumo dalle orecchie per la rabbia.... Possibile che arrivi prima lì che da noi? Andrà a finire come con Crossed, il secondo di Matched... che me lo comprerò in lingua originale.
Consigliato a chi: ama i libri distopici, le belle storie al cardiopalma, e odia i reality show.
Curiosità: il volume è stato prima pubblicato da una piccola casa editrice negli States, e dopo acquisito. Ha venduto oltre 250.000 copie. E' stato tradotto in 26 paesi ed è rimasto nella classifica dei Best Seller del NY Times per oltre 92 settimane. Presto ne sarà tratto anche un film. Il libro è piaciuto anche a Stephenie Meyer (che campeggia nella fascetta del volume, dicendo che non riusciva a scollarsi dalle sue pagine e lo teneva sulle gambe anche al ristorante) e a Stephen King. Ha anche un sito italiano http://www.hungergames.it/

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