lunedì 4 giugno 2012

La chimera di Praga di Laini Taylor

Karou ha 17 anni, è una studentessa d'arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un'intricata filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l'esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz'anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell'aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell'immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua "famiglia" Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita. 

Finire un libro e non sapere se mi è piaciuto oppure no. Non mi è mai capitato. Forse non è una buona cosa. Vediamo se, ragionandoci a video, mi viene un'idea più precisa.
"La chimera di Praga" non è stata una scelta. La copertina allucinante mi aveva allontanato dal libro, e le frasi promozionali sulla quarta non avevano aggiunto alcun argomento in favore dell'acquisto, anzi. Avevano reso l'informazione sul contenuto ancora più torbida. Poi ho dovuto fare un cambio: avevo comprato di nuovo "Matched" di Ally Condie, ingannata dalla nuova (e furba) copertina nera, pensando che fosse il seguito (e invece era solo rivestito a festa nella speranza di vendere ancora qualche copia - tra l'altro, il libro merita davvero, è un peccato che non sia andato granché bene). Il ragazzo che siedeva in cassa allo stand Fazi al Salone del Libro di Torino mi ha suggerito di prendere "La chimera" al suo posto. Il tono cospiratorio sembrava sincero e lo scaffale urban fantasy non aveva altro di interessante da propormi. Così ho accettato lo scambio.
Ho cominciato la lettura non aspettandomi comunque grandi cose ma devo dire che le prime pagine invece sono partite proprio bene. Buona scrittura, idee non banali, un'ambientazione diversa dal solito e molto accurata, una protagonista abbastanza originale e lontana dai soliti cliché (i capelli blu, la sensibilità artistica, il fidanzato strano...).
Poi però dopo poco il libro ha preso una deviazione rispetto ai soliti urban a cui siamo abituati. E' scivolato infatti verso un fantasy serio, con la costruzione di un mondo parallelo importante e complesso. E mi è sembrato che, la commistione di troppi ingredienti, facesse perdere un po' di pathos, di forza, definizione al tutto.
Peraltro c'è da dire che tutte le facce del prisma sono interessanti, di più, ben scritte. Però messe assieme generano confusione e disaffezione. Disaffezione per la protagonista (questa Karou in crisi d'identità, che si sente incompleta, che vive una vita tra due mondi, tra due dimensioni, che non ha amiche tranne una, la sola in grado di sopportare le sue improvvise sparizioni e i suoi comportamenti a dir poco eccentrici) che diventa un'altra persona, con un'altra storia, una personalità diversa; disaffezione per la storia (che prende troppe direzioni e finisce per non approfondirne nessuna); disaffezione per un libro che prometteva di essere un urban fantasy e invece è andato altrove.
Insomma è davvero un peccato. Mi fosse capitato un libro così come editor mi sarei messa le mani nei capelli, incapace forse di metterlo a posto per la vendita. 
Troppo spreco di idee e di storie. Forse l'autrice avrebbe dovuto limitarne qualcuna per concentrarsi su altre? O avrebbe dovuto partire dalla storia che si sviluppa sul finale, quella tra Madrigal e Akiva, fin dall'inizio e poi innestare la vicenda di Karou? Forse così sarebbe stato più circolare, e il personaggio di Karou avrebbe assunto toni diversi. Chissà. Domande irrisolte per un libro irrisolto. Almeno ai miei occhi.
E l'ultima, forse più importante: il secondo volume, cosa proporrà? Sarà un fantasy fantasy o rientrerà nell'urban per la porta di servizio? Ai futuri lettori l'ardua sentenza.

Giudizio da 0 a 5: 3 e mezzo.
Consigliato a chi: ama il fantasy, Praga e il paranormal romance.
Curiosità: il titolo originale del libro americano era "Daughter of Smoke and Bone" (Figlia del fumo e dell'osso), molto più suggestivo. Anche la copertina originale non brillava per bellezza, se avete voglia di dargli un'occhiata potete vederla sul sito dell'autrice: http://www.lainitaylor.com/. Come Karou ha i capelli blu (magicamente blu), l'autrice ce li ha (non magicamente) fucsia!

9 commenti:

  1. Ciao ho visto che ti sei unita al blog sognandotralerighe (di cui faccio parte). Volevo chiederti se sei (o siete) l'autrice di Dark Heaven.

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    1. Ciao Foschia75, ti ho risposto qui sotto nel post per sbaglio. Leggi pure!

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  2. Ciao Foschia75, è stata una grande s.orpresa trovare il nostro libro già annunciato!!! Finora infatti ci avevano detto di tenere la notizia top secret e non era trapelato da nessuna parte.Sono molto contenta però che tu abbia fatto "la spia" e mi è piaciuto molto il modo in cui l'hai fatto. Tanto che ho fatto "outing" sul sito linkando il tuo post. Mancano ancora un po' di mesi ma spero che il libro ti piacerà.

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  3. Ciao, sai che ieri ero impanicata di brutto perché dopo averlo postato ho avuto mille paranoie.....poi ho riflettuto e mi sono detta: se l'ho trovato io lo può trovare chiunque! Sta in un pdf nella pagina Rights List (in inglese, ma ciò non mi ha fermato)nel sito della Sperling. E poi, per loro è tutta pubblicità!!! Scusa ma quando trovo notizie bomba così non mi fermo davanti a niente! Anche se a Settembre mancano tre mesi, sono convinta che sarete cliccatissime....a me piace fare notizia sul mio blog! Se vogliono possono farmi causa, ma dimostrerò che la notizia era di dominio pubblico, basta avere il naso "da tartufo"! Io sarò tra le prime a comprarlo!!! Adoro gli angioletti cattivi e le autrici italiane che hanno avuto il coraggio di fare il grande passo! E poi se vi ha pubblicato la "grande" Sperling, sarà un successone!!! Quando vuoi (o volete) e se potrai vorrei avere l'onore di intervistarvi!!!
    Ciao ti terrò aggiornata sul numero di visualizzazioni ogni settimana!!!

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    1. Ma no, non ti preoccupare. Da quando la scheda - anche quella in inglese - inizia a girare queste cose possono accadare e non c'è assolutamente nessuna intenzione di farti causa! Anzi, io sono stata molto contenta del tuo "ritrovamento" e piacevolmente sorpresa delle tue arti da detective del web. Volentieri appena possiamo - dobbiamo ancora confrontarci con l'ufficio stampa - ti rilasciamo un'intervista. Grazie per tenermi aggiornata e anche per essere diventata follower del mio piccolo blog. Un abbraccio Lorenza

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    2. Dimenticavo: naturalmente poi voglio una recensione feroce al libro quando esce! Spero che ti piacerà.

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  4. Noi promuoviamo le autrici italiane, e siamo sempre molto contente quando qualcuna usa il nostro blog per farsi conoscere (quelle che pubblicano con editori sconosciuti o quasi), ci manda il romanzo, lo recensiamo (gratuitamente) e poi chiediamo un'intervista.
    Già voi avete due punti a favore: il made in italy e il sexy angel!!! Ma dove hai fatto outing? Qui nel tuo blog? Cmq se vai nel mio blog, ti accorgerai che sulla sinistra sotto chi ci segue, c'è già la copertina del tuo libro....vuol dire che è in pole per via delle cliccate!!! Ciao ti seguirò qui nel tuo angolino!

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    1. Grazie mille, davvero. Teniamoci in contatto. Outing l'ho fatto su Facebook a dire il vero, avevo scritto sbagliato... anzi, magari teniamoci in contatto anche lì se hai voglia di chiedermi l'amicizia. Anch'io continuerò a seguirti. A presto! Lorenza Stroppa

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  5. Ciao ,sono Hera e ho letto questo libro. La copertina , a parer mio, non è affatto male. Anzi, mi piace più di quella originale a dirla tutta!
    Di questo ho anche il seguito, la cui copertina, al contrario, non è che mi piaccia tanto. Purtroppo ancora non lo ho letto, ma spero di farlo presto.
    Tornando al primo libro: per i miei gusti non è tanto male, mi è piaciuto soprattutto il flashback che ti spiega un po' ciò che è successo . A tratti sarà anche una storia già sentita, ma in giro c'è di peggio.

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