lunedì 17 dicembre 2012

IL DARDO E LA ROSA di Jacqueline Carey

Terre D'Ange: un regno fondato dagli angeli e popolato da individui in cui una bellezza mirabile si accompagna a un'incondizionata libertà fisica e mentale. Un unico precetto guida infatti le Tredici Case che lo dominano: Ama a tuo piacimento. Destinata sin dalla tenera età a servire in una delle Case, Phèdre è nata con una piccola macchia scarlatta nell'occhio sinistro. Per molti, un difetto irrimediabile. Per altri, un segno rarissimo e sconvolgente: il Dardo di Kushiel, il marchio che contraddistingue le "anguissette", coloro che possono mescolare la sofferenza e il piacere per natura e non per costrizione. Ma quando il nobile Delaunay la riscatta, il futuro di Phèdre si apre verso l'ignoto: non consumerà i suoi giorni come perfetta cortigiana, diventerà una spia. Il regno di Terre d'Ange, infatti, è inquieto e agitato, e Delaunay vuole scoprire chi sta tramando nell'ombra... Un'eroina conturbante, una saga animata da poeti e cortigiani, regine e sacerdoti guerrieri, principi e vagabondi; un'epopea immersa in un'atmosfera che ricorda "Le mille e una notte" e che si snoda fra intrighi di corte e relazioni pericolose, viaggi e rivelazioni. 

Mancavo da tanto tempo da questo blog perché avevo un bel malloppone da leggere. Acquistato quasi per caso in una libreria di Firenze grazie ad alcuni commenti entusiastici trovati in rete, "Il dardo e la rosa" di Jacqueline Carey mi ha preso subito per la storia particolare e per questa dimensione medieval/rinascimentale che combina un'atmosfera da boudoir francese con l'epica e l'onore cavallereschi.
Il libro - quasi 900 pagine fitte fitte, una specie di Bibbia, ed è solo il primo di una saga! - non è tutto oro che luccica (data la mole ad esempio il ritmo a volte scende a picco per diverse decine di pagine e le storie narrate a volte risultano poco credibili o coinvolgono meno di altre) tuttavia regala una buona e piacevole lettura. Nel complesso si può dire che funziona, è ben scritto (con uno stile classico europeo, più che americano, ovvero con un'eleganza e cura delle parole, anche se privo di voli pindarici o di particolare poesia, se non nei dialoghi) e diversi elementi di originalità:
  • innanzitutto l'invenzione delle Terre d'Ange, questo mondo paradisiaco dove tutti sono bellissimi e la legge-religione invita ad "amare a tuo piacimento"; 
  • la protagonista, Phèdre, serva ma padrona in qualche modo delle sue scelte, dotata dell'arte di accondiscendere e di provare piacere nel dolore ma incapace di infliggerlo agli altri, bellissima ma piccola e fragile; 
  • vari personaggi molto riusciti a partire dalla cattiva seducente, Mélisande, ad Alcuìn - affascinante ma ingenuo, dolce ma arguto -, a Joscelin - il combattente/sacerdote dai capelli celestiali e la lama infernale, a Hyacinte, amico, amante, personaggio colorito e vivace, con cui Phèdre avrà un'amicizia lunghissima; 
  • le descrizioni delle casate (suddivisioni della comunità di Terre d'Ange, ognuna con delle specifiche caratteristiche: ad esempio quelli d'Agnace profumano di mela...); 
  • la religione - mescolata di elementi tratti da varie religioni realmente esistenti; 
  • la geografia, verosimile, con elementi concreti presi dalla realtà (La Serenissima, i soldati d'Aragona...), altri leggermente cambiati (Firezia, Rhenus...) altri completamente cambiati (Skaldia...).
E' però la trama il vero punto di forza di questo romanzo, complicata ma affascinante, fatta di intrighi, amori, cospirazioni, visioni, patti d'onore. Sembra quasi una fiaba raccontata, ha il sapore delle storie orali ma il "peso" della letteratura. "Il dardo e la rosa" è un romanzo che approda al fantastico più che al "fantasy" nel vero senso della parola, tuttavia ha  la capacità di affascinare e "trasportare" il lettore in un mondo altro davvero coinvolgente, dove ci si sente coccolati e partecipi, gli occhi incollati alla pagina, i ricettori di "sogni" ben stimolati.

Giudizio da 0 a 5: 4 +.
Per chi: ama il medioevo, le storie d'avventura mosse però da un romanticismo "cavalleresco", le storie epiche.
Curiosità: l'autrice, classe 1964, è psicologa. Lettrice addicted, come la sottoscritta, ha sfornato quasi un libro all'anno e quasi tutti di questa mole. C'è da sperare che li avesse scritti prima... Questo il suo sito, da dove si può anche scaricare il calendario di Phèdre! http://www.jacquelinecarey.com/ "Il dardo e la rosa", primo di una trilogia (a cui però si lega la seconda trilogia, che tratta di uno dei personaggi della prima), si è aggiudicato diversi premi ed è rimasto per molto tempo in testa alle classifiche fantasy americane.




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