martedì 28 agosto 2012

UNA SCOMMESSA PER AMORE di Jennifer Crusie

Minerva Dobbs ha un piano per ogni evenienza, perfino per le nozze della sorella. La sua missione è perdere i chili di troppo e trovare un accompagnatore che la faccia ben figurare nel ruolo di damigella d'onore. Come se la rinuncia ai carboidrati non fosse già abbastanza dolorosa, l'uomo che Min aveva accuratamente selezionato per il matrimonio decide di mollarla a tre settimane dall'evento, sguinzagliando poi sulle sue tracce il donnaiolo professionista Calvin Morrisey. Per vincere una scommessa, l'affascinante sconosciuto dovrà persuadere Min a concedersi a lui entro un mese. Ma quando lei viene a sapere del complotto ordito ai suoi danni, decide di prendere le dovute distanze... Ma la sua vita non finisce qui e dovrà presto vedersela con un ex infinitamente geloso, uno psicoterapeuta testardo, un gatto estremamente astuto e la proposta più pericolosa di quanto mai avesse potuto immaginare: il vero amore.  
Purtroppo il primo libro di Jennifer Crusie (uscito per Leggereditore, alias Fanucci, nel 2011 e oggi rintracciabile a 7,50 euro) non ha la stessa forza, lo stesso stile fresco e frizzante di "Temptation". La storia è banale, vuota, prevedibile. La maggior parte dei personaggi ha dinamiche e caratteristiche scontate. Non c'è più il paese di Temptation, Oahio, dove tutto può succedere, anche che un silos abbia parvenze falliche e venga colorato di rosa. Non ci sono quelle situazioni assurde di provincia, la tensione del giallo "casereccio".
Anche le differenze sociali sono così stigmatizzate da essere alla fine poco credibili.
Insomma, ho preso un granchio. La Crusie mi era piaciuta molto per i dialoghi serrati, creativi, ironici, per le sue descrizione colorite, per l'idea di un libro strampalato come Temptation che, se non fosse stato per le sue editor, avrebbe intitolato "Belle cosce calde" (!). E invece qui non c'è quasi nulla di tutto questo. Si salvano un po' i dialoghi - caustici solo in parte - e la scena finale, in bilico tra ironia e tensione erotica, veramente da maestro. Per il resto, è tutta chick lit di bassa categoria, un libro da ombrellone che, a lettura finita, può anche essere abbandonato.

Giudizio da 0 a 5: 2 e mezzo.
Consigliato a chi: cerca una lettura MOLTO d'evasione, leggera e che mantenga il cervello in standby, ama la chick lit pura.
Potresti leggere anche: i libri di Nora Roberts, magari in inglese, così si ha l'alibi di farlo per la lingua.
Curiosità: gli unici personaggi che si salvano sono gli amici di contorno, macchiette simpatiche e ben definite.

LA CASA DEL VENTO E DELLE OMBRE di Deborah Lawrenson

Ci sono profumi in grado di parlare al nostro cuore: alcuni sono sensuali e misteriosi, inafferrabili, altri fanno riaffiorare ricordi che pensavamo sepolti per sempre nei recessi della memoria, altri ancora rivelano la vera natura di persone o luoghi che eravamo sicuri di conoscere. Ma esistono anche profumi in grado di presagire qualcosa di terribile.Questo è ciò che è stata costretta a imparare Eve, una giovane donna americana che per amore ha lasciato tutto, il lavoro, la famiglia, gli amici, e che ora per quell’amore potrebbe perdere molto di più. Il giorno in cui aveva incontrato Dom, aveva capito di aver finalmente trovato l’uomo della sua vita. Lui era affascinante, maturo e, soprattutto, il suo passato era avvolto nel mistero. Dopo qualche settimana trascorsa insieme, le aveva proposto di seguirlo nel Sud della Francia in una vecchia casa abbandonata da anni, Les Genévriers, circondata da campi di lavanda. La loro prima estate insieme si era rivelata meravigliosa, le giornate si susseguivano pacifiche tra la musica, i libri e i profumi della campagna.Con l’arrivo dell’autunno, però, qualcosa tra loro si era incrinato. Le insistenti domande di Eve sul suo passato avevano spinto Dom a una freddezza che non aveva mai dimostrato. E poi c’erano le strane ombre che continuavano ad apparire in giardino, sempre accompagnate da un particolare profumo, e che sembravano scrutare ogni movimento di Eve. La casa che inizialmente l’aveva accolta, in realtà nascondeva un segreto che la sua razionalità non poteva e non voleva comprendere. Un segreto che ora potrebbe aprirle gli occhi sull’uomo che ha accanto e sull’inscindibile legame tra amore e morte.

La casa del vento e delle ombre di Deborah Lawrenson - titolo stupendo - è un libro gotico sui generis. Ricorda infatti la celebre Rebecca di Daphne Du Maurier (a cui dichiratamente si ispira) e le atmosfere più cube di Jane Eyre, mischiandole con i profumi e i colori della Provenza rubati ai libri di Joanne Harris. Ne esce uno strano mix, che a volte funziona e a volte no. Ma vediamolo nel dettaglio.
Il ritmo del libro è molto lento, riflessivo, con ampie descrizioni evocative. Da subito c'è un forte senso di condanna, di pericolo che aleggia intorno alla protagonista e al rapporto d'amore con il suo compagno Dom. Ci sono tutti gli elementi dei più conosciuti romanzi gotici: la casa misteriosa, la nebbia, una natura spesso inospitale (la Provenza in inverno), fantasmi, pazzia, delitti, segreti inconfessabili, un passato che non perdona e un amore maledetto.
Il libro si muove su due diversi piani temporali intrecciando le vite delle due "inquiline" della casa di Les Genevières. La tensione matura sempre di più a ogni pagina fino allo svelamento finale, peraltro già annunciato.
Ci sono due elementi in particolare che non funzionano nel libro:
A) la protagonista, troppo scialba e poco carismatica, che non ispira empatia e partecipazione al lettore;
B) una scrittura troppo ricca di immagini e di descrizioni che appesantiscono il ritmo e spezzano la suspense.
Difetti che impediscono il coinvolgimento nella trama e nelle atmosfere costruite, allontanando il lettore e a tratti annoiandolo. 
Insomma, come avrete capito il romanzo non mi ha convinto del tutto, anche se ha alcuni elementi originali.

Giudizio da 0 a 5: 3 e mezzo.
Consigliato a chi: ama i libri gotici, la Francia, i romanzi di Joanne Harris.
Potresti leggere anche: Il seme del male di Joanne Harris
Curiosità: la copertina del libro nella versione americana era forse più bella e interessante, e si poneva di più nella fascia gotica rispetto a quella italiana, che colloca il romanzo più nella letteratura al femminile per eccellenza. Qui un assaggio del primo capitolo gratis


domenica 19 agosto 2012

TEMPTATION di Jennifer Crusie

Durante le riprese del documentario su un'attrice di Hollywood in declino, le sorelle Dempsey si imbattono in una serie di situazioni rocambolesche, che le porteranno a conoscere aspetti della vita che prima non avrebbero mai creduto possibili. Esiste davvero un uomo in grado di farti provare sensazioni simili? Basta davvero così poco per essere felici? Le due non canteranno vittoria tanto facilmente, perché a Temptation, la cittadina nella quale sono capitate, nulla è scontato, e tutto si conquista vivendo con i battiti accelerati.

Mi sono nuovamente allontanata dal genere dark fantasy. L'estate a volte mi ispira meno oscurità e più frivolezza e, complice un libro trovato fuori posto (nello scaffale dei fantasy, appunto), ecco che ho acquistato Temptation. All'inizio il libro mi ha un po' spiazzato. L'autrice infatti fa un uso molto particolare dei dialoghi facendo parlare anche 5 persone insieme senza nominarle e senza aggiungere descrizione. La cosa crea un effetto caotico non facile da sostenere, ma, a lungo andare, funziona. 
Gli ingredienti di questo libro sono: la provincia americana (molto caricaturale, stile Edward mani di forbice per intenderci), un amore contrastato, un giallo con un presunto assassinio collettivo, personaggi-macchiette perfetti nella loro assurdità e tanta tanta ironia. Un'ironia mai banale, mai stupida, anzi, a volte quasi british nei suoi momenti più raffinati e, grazie alle numerose citazioni dichiarate da film, a volte arguta e molto originale. 
Il libro è leggero, equilibrato, si legge in volata e ti lascia con un sorriso spensierato sulle labbra.
Non è uno di quei romanzi passionali, laceranti, con personaggi sofferti e complessi. Non è una trama complicata e neppure una scrittura da alta letteratura. Però questi dialoghi frizzanti e molto divertenti (e perché no, anche un pizzico di romanticismo surreale) ripagano sicuramente il lettore.
Penso che andrò a cercarmi in libreria il libro precedente della Crusie, Una scommessa per amore. E vi racconterò se è all'altezza di questo.

Giudizio da 0 a 5: 4-.
Consigliato a chi: cerca un libro leggero, divertente, con un pizzico di intelligenza.
Potresti leggere anche: Brava a letto di Jennifer Weiner.
Curiosità: una copertina davvero orrenda, Fanucci dovrebbe fare un corso accelerato di grafica per copertine... Il libro, secondo l'ammissione dell'autrice nella dedica, avrebbe dovuto intitolarsi "Belle cosce calde". Meno male che hanno scelto Temptation...

martedì 14 agosto 2012

SONNAMBULA di Essie Fox

Quando, nella Londra di fine Ottocento, la diciassettenne Phoebe Turner aveva accettato la proposta dell'eccentrico Nathaniel Samuels e, dalla capitale inglese, si era trasferita a Dinwood Court, pensava che tutto si sarebbe risolto in una nuova esperienza; lavorare come dama di compagnia per Lydia, la moglie del signor Samuels, una donna fragile e malata di nervi. Ma c'è un passato tenebroso che non vuole essere dimenticato: un'ombra che segue la giovane Phoebe in quell'isolata residenza di campagna per svelarle la vicenda di un'amante dal cuore spezzato, di una giovane attrice costretta ad abbandonare il palcoscenico, di un maggiordomo in preda a desideri inconfessabili e di una povera ragazza, Esther, la figlia di Nathaniel e di Lydia, ritrovata morta assiderata, tanto tempo prima, nei campi che circondano la casa di Dinwood Court. Al centro di questo labirinto di inganni e tradimenti, Phoebe scoprirà di non essere la persona che aveva sempre creduto. E che la sua venuta a Dinwood Court non era certo stata frutto del caso. Ma dopo aver regalato il suo amore a un ragazzo che potrebbe essere suo fratello e ora che, nel cuore della notte, i tormenti della povera Esther puntano il dito contro un insospettabile assassino, Phoebe è costretta a spalancare le porte che sbarrano i segreti di una casa. Scoprirli sconvolgerà la sua vita, trascinando ogni suo gesto, ogni sua parola, ogni sua emozione nelle pieghe oscure di una trama di un grande romanzo gotico.

Mi sono allontanata di poco dai dark fantasy e, conquistata dalla copertina, ho pescato in libreria questo bel libro, che mi ha dato soddisfazione. Ma quanto bello è ciondolare in libreria senza avere preconcetti, senza avere una lista della spesa, e lasciarsi conquistare da un libro? E' una scelta istintiva, un po' come i cani che si annusano e poi decidono se si piacciono. Qualche volta si prendono dei granchi ma più spesso si leggono libri magari poco pubblicizzati, sconosciuti, che rivelano grandi qualità.
Sonnambula è un romanzo ricco, lento, accurato, gotico, di formazione. Ambientato nella Londra caotica e fuligginosa di fine Ottocento, nel mondo del teatro, tra donne di malaffare, nobili, marinai, borghesi arricchiti, fondamentalisti pazzi, artisti, dandy e venditori di fumo, ha un'atmosfera quasi magica, sospesa. In questo scenario si tessono intrighi, i morti non tacciono e riappaiono come fantasmi, l'onore si perde e si riacquista, e la felicità sembra sempre sfuggire di mano, come se un vento insolente volesse portarla via...
I personaggi, da Phoebe a Nathaniel, da Joseph a Quin, da Old Riley a Maud Turner sono tutti molto ben costruiti e credibili, il filo narrativo procede lento, come lo scorrere limaccioso del Tamigi, lontano dai ritmi psicadelici dei bestseller di cassetta, piacevolmente coccolante. 
Il finale è sufficientemente appagante, non ruffiano né troppo buonista. Con un senso di fatalità che ben si addice all'epoca.

Giudizio da 0 a 5: 4 e mezzo.
Consigliato a chi: ama i libri ambientati nell'Ottocento, le storie di intrighi e forti passioni, i romanzi gotici.
Se ti è piaciuto potresti leggere anche: La ragazza del libro dei fuochi di Jane Borodale (Leggereditore) oppure Il circo della notte di Erin Morgenstern (Rizzoli).
Curiosità:  Le note dell'autrice ci svelano un po' del backstage del libro (soprattutto nel laboratorio di ricerca e studi su un'epoca davvero affascinante) e sono davvero preziose e interessanti. Nella versione originale la copertina era bordeaux: colore che più si addice al libro e all'epoca raccontata rispetto al rosa shocking scelto da Castelvecchi. Ma forse, sugli scaffali, risaltava di meno... quindi chissà, probabilmente è stata una mossa vincente.



martedì 7 agosto 2012

CHI E' MARA DYER di Michelle Hodkin

Era solo un gioco. Eppure Mara non voleva partecipare alla seduta spiritica con le sue amiche Rachel e Claire. Sei mesi dopo, Mara si risveglia dal coma in una stanza di ospedale. E le sue amiche sono morte. Cos'è successo quella notte al manicomio abbandonato? Perché Mara è l'unica sopravvissuta? Orribili allucinazioni iniziano a perseguitarla e un dubbio si insinua nella sua mente: e se fosse stata lei a causare quelle morti, come aveva predetto la seduta spiritica? L'incontro con il turbolento, bellissimo Noah potrebbe essere la sua salvezza o la sua definitiva condanna. Perché anche Noah ha un segreto, legato al grande mistero che la tormenta: chi è Mara Dyer? 

A metà tra thriller e paranormal romance, con una dose di suspense (e di genuina paura, alimentata da immagini molto thrillerose) che supera lo standard dei soliti dark fantasy, Chi è Mara Dyer è veramente originale, ben scritto, efficace nei dialoghi, nelle descrizioni, nei flash back... E' un romanzo che non perdona, inchiodando il lettore alle pagine senza pietà e non etichettabile, in bilico com'è tra diversi generi.
Al suo interno troviamo molti ingredienti: i fantasmi, lo spettro della pazzia, le sedute spiritiche, assassini in circolazione, un amore difficile, un'adolescenza tormentata, elementi gotici, una scuola esclusiva, una famiglia che scricchiola, il desiderio di liberare la violenza trattenuta, l'etica del bene e del male, il tema del sogno.
La costruzione del libro però è un po' squilibrata. Fino a quasi sessanta pagine dalla fine non si capisce bene dove andrà a parare la storia e il climax è talmente alto che il lettore è quasi strangolato dall'ansia di capire (e dalla preoccupazione che il finale possa deludere). Alla fin fine la conclusione è credibile e sta abbastanza in piedi, ma occupa troppe poche pagine per consentirgli di comprendere bene la storia. In più, solo nelle ultime righe si intuisce che si tratta di una saga e la fine è sospesa dall'ingresso in scena di un nuovo personaggio che complica le cose spegnendo anche quel piccolo lumino che iniziava a illuminare la via.
Insomma, peccato. Più pagine, qualche biscottino di spiegazione in più al lettore, e il libro ci guadagnava di molto. Così mi ha lasciata arrabbiata e un filino delusa. Ma visto le premesse iniziali e il trasporto con cui si è comunque fatto leggere, credo che sarò magnanima e gli darò un'altra chance con il seguito. Che a questo punto mi toccherà acquistare in inglese... e chi resiste?

Giudizio da 0 a 5: 4 (solo per il finale sospeso e poco comprensibile).
Consigliato a chi: ama i thriller e i paranormal romance, adora i libri che fanno perennemente sentire il cuore in gola e tutto il resto (compreso nutrirsi e dormire) totalmente irrilevante.
Se ti è piaciuto potresti leggere anche: Anna vestita di sangue di Kendare Blake oppure Il seme del male di Joanne Harris.
Curiosità: l'autrice è un'attrice che ha girato l'America con una compagnia teatrale. Il seguito (The Evolution of Mara Dyer) uscirà a ottobre 2012 negli States, speriamo che la Mondadori lo traduca e pubblichi al più presto. La copertina (come anche il titolo) è più vicina al thriller che al fantasy, ma molto evocativa.

giovedì 2 agosto 2012

SHADOWHUNTERS - Le origini. Il principe

In una Londra vittoriana fosca e inquietante, e nel suo magico mondo nascosto, Tessa Gray crede di avere finalmente trovato tranquillità e sicurezza con gli Shadowhunters, i cacciatori di demoni, che proteggono lei e il suo terribile potere dalle mire del perfido Mortmain. Ma con lui e il suo esercito di automi ancora in azione, il Consiglio vuole spodestare Charlotte Fairchild, per affidare il comando a Benedict Lightwood, uomo senza scrupoli e affamato di potere. Nella speranza di salvare Charlotte, Will, Jem e Tessa decidono di svelare i segreti del passato di Mortmain e scoprono sconvolgenti legami fra gli Shadowhunters e la chiave del mistero dell'identità di Tessa. La ragazza, intrappolata nei sentimenti che prova per Will e Jem, si trova a dover compiere una scelta cruciale quando scopre in che modo gli Shadowhunters abbiano contribuito a fare di lei "un mostro". Sconvolta, Tessa è tentata di schierarsi con il fratello Nate dalla parte di Mortmain. Ma a chi è davvero fedele? E chi ama, nel profondo del suo cuore? Soltanto lei può scegliere se salvare gli Shadowhunters di Londra oppure distruggerli per sempre.

Questa nuova serie di Cassandra Clare prequel della saga Shadowhunters non mi convince del tutto. Mi sembra molto più annacquata rispetto all'altra, più soft, come se mancasse un po' di tensione. E inoltre ho l'impressione che la trama di questi due libri ("Shadowhunters - Le origini - Il principe" è il secondo di questa serie; "Shadowhunters - Le origini. L'angelo" è il primo) sia spesso esile e scontata. La storia d'amore combattuta tra Will e Tessa - che dà vita a un triangolo quando anche Jem si mette a complicare le cose - mi è sembrata leggera e spesso poco argomentata, e non sono riuscita ad appassionarmi. La vicenda che doveva alimentare la suspense dark - il mistero di cosa sta preparando Mortmain con i suoi automi - non viene alla fine molto sviluppato in questo libro: l'autrice ci concede appena alcune piccole rivelazioni che servono solo a far riavvolgere il mistero su se stesso.
La scrittura merita, come sempre, Cassandra Clare rimane a un buon livello anche in questo libro, e salverei assolutamente tutta l'ambientazione nella Londra vittoriana e le citazioni dai grandi poeti e narratori inglesi dell'epoca. Però alla fine della lettura ho provato davvero un senso di delusione e un desiderio fortissimo di continuare invece con la prima serie, che ancora non è chiusa e che ci ha riservato, nell'ultimo e recente capitolo ("Shadowhunters, La città degli angeli caduti") , nuovi sviluppi con l'amore tra Jace e Clary nuovamente minacciato...

Giudizio da 0 a 5: 4. La scrittura merita comunque.
Consigliato a chi: segue la saga "Shadowhunters", ama i libri ricchi di azione e ambientati nell'epoca vittoriana.
Se ti è piaciuto potresti leggere anche: "Una grande e terribile bellezza" di Libba Bray.
Curiosità: Cassandra Clare è del '73, ha 39 anni. Come altre scrittrici di urban fantasy, ha cominciato con delle fanfiction su Harry Potter e Il signore degli anelli.