martedì 22 maggio 2012

Doppia recensione: BLUE E GREEN di Kerstin Gier


Trama di Blue
"Molto probabilmente il mio organismo aveva prodotto più adrenalina negli ultimi giorni che nei sedici anni precedenti. Erano successe così tante cose e avevo avuto così poco tempo per riflettere" Gwendolyn ha tutte le ragioni di questo mondo per pensarla così. Ha appena scoperto di non essere una normale ragazza londinese, bensì una viaggiatrice nel tempo che i Guardiani - una setti segreta che ha sede nel dedalo di vie intorno a Temple Church - inviano nelle epoche passate per prelevare una goccia di sangue dai dodici prescelti e completare il cronografo, una missione da cui dipende il destino dell'umanità. Peccato che la sua famiglia non l'avesse informata perché tutti erano convinti che la predestinata fosse l'odiosa cugina Charlotte e peccato che, di conseguenza, Gwen avesse trascorso gli ultimi sedici anni della propria vita a studiare (poco), giocare (molto), chiacchierare e divertirsi con le amiche come ogni ragazza. Mentre avrebbe dovuto imparare a tirare di scherma, ballare il minuetto, apprendere nozioni di storia universale e conversare in modo appropriato con l'aristocrazia del Settecento. Quasi tutto, nella sua nuova situazione, la infastidisce: essere sballottata avanti e indietro nei secoli, la supponenza mista a invidia della cugina Charlotte, la noia delle lezioni di ballo e portamento... Poche cose le piacciono: il piccolo gargoyle fantasma Xemerius, che solo lei Gwen può vedere e, naturalmente, il suo compagno di viaggi nel tempo: Gideon, bello da morire...

In poco più di una settimana mi sono fatta fuori Blue e Green. Quest'ultimo poi, complice la malattia che mi ha obbligata a casa per qualche giorno, l'ho decisamente divorato. La lettura di Red mi aveva lasciata un po' tiepida e insoddisfatta. Mi chiedevo che cosa  ci trovasse la gente (parliamo di milioni di lettori in tutt'Europa) in questa serie dal momento che il primo libro mi era sembrato decisamente scialbo e inconcludente. E invece Blue mi ha convinta. Ironico, leggero e appassionante. Non uno di quei libri che ti incolla alla lettura e che non riesci a smettere di leggere, ma molto molto piacevole. I personaggi ben caratterizzati; la storia d'amore, che nel primo volume mi era apparsa abbastanza banale, nel secondo diventa un po' più complessa e autoironica, smorzando i toni eccessivamente romantici e leziosi e acquisendo sfumature più interessanti; gli episodi avventurosi si intensificano e il complotto alla base della trama (la cospirazione che vede coinvolti il Conte di St. Germain, la Pietra Filosofale, la salvezza del mondo e l'immortalità) diventa più accattivante; i dialoghi sono molto ben cesellati, con momenti davvero esilaranti. E' un libro per ragazzi, come la serie Shadowhunters, ma godibilissimo anche da un pubblico più adulto grazie a un plot elaborato e ricco di particolari degni di una scrittura vivace e arguta e con un buon ritmo narrativo. Pur essendo il secondo libro di una trilogia ha un finale soddisfacente, che non lascia appeso il lettore ma che sazia il palato e lascia aperta la porta dell'immaginazione e dell'attesa.
Arriviamo infine al terzo e ultimo libro.

Giudizio da 0 a 5: 4 e mezzo.
Consigliato a chi: ama i romanzi d'avventura con un po' di romanticismo e di ironia.
Curiosità: finalmente un libro con un buon editing, nessuna parola fuori posto, nessun refuso fastidioso.

venerdì 18 maggio 2012

SCHEGGE DI ME di Tahereh Mafi

264 giorni segregata in una cella, senza contatti con il mondo. Juliette non può parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perché ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. Agli occhi dell'organizzazione che l'ha rapita il suo potere è un'arma stupefacente, per lei è una maledizione. Un giorno però nella cella viene spinto Adam. Juliette non vuole fargli del male, e così lo tiene a distanza. Ma Adam non sa del suo potere, e mentre lei dorme in preda agli incubi la prende tra le braccia per confortarla. Da quel momento tutto cambia, perché Adam, immune al tocco di Juliette, è l'unico che può accettarla così com'è. Insieme progettano la fuga, alla ricerca di un mondo che non la consideri più né un'arma né un mostro, ma una persona speciale, che con il suo potere può fare la differenza. 

Una scrittura che ti incolla alla pagina, che ti fa trattenere il respiro, che va oltre le regole grammaticali, sintattiche, grafiche (introducendo delle parole sbarrate che rivelano i pensieri segreti della protagonista). Uno stile davvero originale e forte, che conquista. La storia (ambientata in un futuro apocalittico grigio e allucinante, dove la gente vive in container, le immondizie sono sparse per terra, gli animali non esistono più e le nuvole sono del colore sbagliato) parte bene, coinvolge, con pochi personaggi ma molto ben caratterizzati e una protagonista intrigante, Juliette, con un "dono" paranormale difficile da portare: tutte le persone che tocca muoiono con dolori indicibili. Il suo contatto pelle contro pelle è letale.
Per questo fin da piccola è stata emarginata, picchiata, isolata. Anche i suoi genitori provano orrore di lei. Ora la Restaurazione (con un tiranno al comando) vorrebbe usarla come arma per torturare i ribelli. Ma il soldato a lei assegnatole, Adam, è una persona che Juliette conosce bene. Ha passato infatti diversi anni a scuola con lei.
E' stato l'unico bambino a guardarla veramente. 
L'unico ragazzo a difenderla.
L'unico che è riuscito a farla sentire viva.
E ora è l'unico a poterla toccare.
Nasce un amore tra di loro che non scade mai nello stucchevole, capace di incantare e commuovere. E che li porterà a fuggire dalla fortezza-prigione di Warner, il figlio del tiranno...

giovedì 17 maggio 2012

SCRIVERE TWILIGHT. Primo laboratorio di scrittura creativa per urban fantasy

L'Associazione culturale Bottega Errante presenta:

SCRIVERE TWILIGHT

Consigli e segreti per scrivere un urban fantasy
Laboratorio di scrittura creativa
29-30 GIUGNO e 1 LUGLIO
Parco di San Floriano
POLCENIGO (PN)


il laboratorio

Cosa hanno in comune Twilight, Red, Fallen e la stragrande maggioranza dei libri Young Adult e non che mietono successi in libreria? Come si possono creare personaggi come Edward, Bella, Scarlett, Gwendolyn? Qual è il segreto per scrivere un urban fantasy?
Nel corso “Scrivere Twilight” cercheremo di capirlo, imparando a maneggiare la verosimiglianza, i flash back, a dosare la suspense, a costruire personaggi credibili e funzionali, a dare ritmo alla trama… Rileggeremo insieme i libri che hanno fatto il successo di questo genere (la saga di Twilight, quella di Shadowhunters, la trilogia di Red, Blue e Green ecc.) analizzeremo generi affini o a volte complementari come il distopico, il fantasy tradizionale, il gotico, ecc.
Sfrutteremo la location, lo stupendo parco di San Floriano, in provincia di Pordenone, con lezioni didattiche nel bosco e passeggiate notturne, cercando suggestioni e atmosfere da raccontare.
Scriveremo on the road, giocheremo con le parole, butteremo giù idee.
Infine incontreremo Barbara Baraldi, autrice della saga urban fantasy Scarlett (Mondadori) e di diversi gialli e noir pluripremiati, che ci mostrerà il backstage di uno scrittore.

venerdì 11 maggio 2012

RED di Kerstin Gier

Per l'amica Leslie, Gwendolyn è una ragazza fortunata: quanti possono dire di abitare in un palazzo antico nel cuore di Londra, pieno di saloni, quadri e passaggi segreti? E quanti, fra gli studenti della Saint Lennox High School, possono vantare una famiglia altrettanto speciale, che da una generazione all'altra si tramanda poteri misteriosi? Eppure Gwen non ne è affatto convinta. Da quando, a causa della morte del padre, si è trasferita con la mamma e i fratelli in quella casa, la sua vita le sembra sensibilmente peggiorata. La nonna, Lady Arisa, comanda tutti a bacchetta con piglio da nobildonna e con l'aiuto dell'inquietante maggiordomo Mr Bernhard, e zia Glenda considera lei, Gwen, una ragazzina superficiale e certamente non all'altezza del nome dei Montrose. E poi c'è Charlotte, sua cugina: capelli rossi, aggraziata, bravissima a scuola e con un sorriso da Monna Lisa. È lei la prescelta, colei che dalla nascita è stata addestrata per il grande giorno in cui compirà il primo salto nel passato. Charlotte si dà un sacco di arie, ma Gwen proprio non la invidia: sa bene che si tratta di una missione pericolosissima non solo per la sua famiglia ma per l'umanità intera, e da cui potrebbe non esserci ritorno. E non importa se Charlotte non viaggerà sola ma sarà accompagnata da un altro prescelto, Gideon de Villiers, occhi verdi e sorriso sprezzante... Gwen non vorrebbe davvero trovarsi al suo posto. Per nulla al mondo...
  
Un mio caro amico mi inviò il pdf di questo libro diverso tempo fa ma leggere i libri sul portatile non è il mio forte. Così è solo dopo il recente acquisto del cartaceo che sono riuscita finalmente a leggere Red con la dovuta attenzione e partecipazione. Il libro ha una bella scrittura, accurata, lenta, con un periodare appassionato che ti immerge nella storia e che non si preoccupa, ogni tanto, di rallentare il ritmo.
I personaggi sono ben delineati e i dialoghi costruiti con ironia. Molto belle le "incursioni" in altre epoche di Gwendolyn, mentre un po' stereotipata la storia d'amore tra i due ragazzi (con un bacio finale davvero troppo scontato). L'intrigo, alla base dei tre libri promette di essere interessante e originale, ma qui è solo accennato, si intravvede appena. La storia ancora non decolla, regala un piccolo assaggio e si ferma quasi subito, sul più bello. Come operazione editoriale non mi piace molto: ritengo che anche il primo libro di una serie debba qualcosa al suo lettore, debba non solo introdurre quindi, ma attirare nelle spire della fascinazione il lettore con una portata sostaziosa. In questo caso non accade, e si ha l'impressione di essere stati un po' traditi. Ma accordo un'altra possibilità a questo libro, sperando che il secondo sia stato "tagliato" un po' meglio.

Giudizio da 0 a 4: 3 e mezzo.
Consigliato a chi: ama gli intrighi internazionali, le cospirazioni, la Massoneria. I target è molto giovanilistico.
Curiosità: a marzo 2013 uscirà un film tratto da Red in Germania. A giugno si potrà vedere, in rete, il trailer ufficiale.

lunedì 7 maggio 2012

LA CHIAVE DEL TEMPO di Anne Fortier

Siena, oggi. Alla morte di zia Rose, Julie Jacobs riceve in eredità una piccola chiave e una lettera: "Vai a Siena. Questa è la chiave di una cassetta di sicurezza. Tua madre l'aveva in tasca quando è morta". Julie lascia gli Stati Uniti e parte per l'Italia, seguendo l'enigmatico filo che la zia le ha consegnato con quelle parole. Quando apre la cassetta di sicurezza, però, il mistero non si dipana affatto: quello che trova è un vecchio cofanetto consunto, al cui interno la madre ha nascosto un taccuino pieno di disegni, un albero genealogico, una logora copia della tragedia di Shakespeare Romeo e Giulietta, un crocefisso d'argento e alcuni testi antichi che riportano la cronaca di una vicenda realmente accaduta a Siena sette secoli prima. Quella di un certo Romeo Marescotti e di una Giulietta Tolomei. Siena, 1340. Un vecchio biroccio si avvicina alle porte della città. Trasporta un carico prezioso: il corpo - apparentemente senza vita, in realtà solo addormentato di Giulietta, ultima superstite della famiglia Tolomei, quasi annientata dalla furia degli acerrimi nemici, i Salimbeni. All'improvviso un manipolo di briganti sbarra la strada al carro, ed è soltanto il provvidenziale intervento del coraggioso Romeo Marescotti a far sì che la missione di portare in salvo la ragazza vada a buon fine. Come unica ricompensa il giovane chiede di poter ammirare il volto di colei che ha soccorso e, davanti alla bellezza angelica di Giulietta, il suo cuore indomito deve arrendersi. 

Una storia avvincente che si sviluppa in parallelo raccontando le vicende di Romeo e Giulietta ( i veri amanti, nella presunta vera storia ambientata a Siena) nel 1340 e di due novelli Romeo e Giulietta (Alessandro e Jules) ai giorni nostri. Gli ingredienti del libro sono l'amore, inteso nel modo più romantico possibile, gli intrighi, le maledizioni, le leggende... e un pizzico di ironia. Il racconto ai giorni nostri, preponderante rispetto a quello medievale, ha qualche difetto, soprattutto all'inizio: alcune cadute di stile (la protagonista a volte è fin troppo goffa per essere credibile) e qualche banalità (in modo particolare il modo di tratteggiare noi italiani, ancora fermo al spaghetti-mandolino-mafia, che ci vede, agli occhi degli stranieri, sempre caciaroni, un po' pazzi, superstiziosi ecc. ecc.). La parte "storica" invece ha un linguaggio ricercato, è elegante ma al contempo fluida e ben ritmata. Aggiunge quel "peso" al libro che aiuta a non farlo scadere. 
Nel complesso "La chiave del tempo" funziona, raggiunge lo scopo per cui è stato scritto: divertire, con una trama ricca di suspense, dei personaggi ben caratterizzati (anche le figure di secondo piano, come il pittore Lippi oppure Janice/Giannozza, la sorella gemella della protagonista), dialoghi che funzionano e una dose di romanticismo mai troppo mieloso, ben bilanciato dai risvolti noir della storia (anche le scene tra Alessandro e Jules, che potrebbero risultare stucchevoli, diventano più interessanti grazie a quella dose di minaccia che si fonde con l'attrazione...). Insomma è un libro che consiglio per passare un bel weekend, possibilmente abbinandolo con un barattolo di gelato dotato di cucchiao...

Giudizio da 0 a 5: 4.
Consigliato a chi: ama i thriller romantici, a chi legge Nora Roberts e vorrebbe una storia un po' più complessa e soddisfacente.
Curiosità: l'autrice è originaria della Danimarca e si è spostata in America recentemente. Lavora nel mondo del cinema. Dal libro sarà tratto un film. L'autrice vorrebbe che Raoul Bova vestisse i panni di Romeo e Scarlett Johansson quelli di Giulietta...Il libro in origine si intitolava semplicemente "Juliet".