lunedì 25 luglio 2011

SHADOWHUNTERS - Le origini. L'angelo


Tessa Gray, orfana sedicenne, lascia New York dopo la morte della zia con cui viveva e raggiunge il fratello ventenne Nate, a Londra, unico ricordo della vita predente, una catenina con un piccolo angelo dotato di meccanismo a molla, appartenuto alla madre. Quando il fratello maggiore scompare all'improvviso, le ricerche portano la ragazza nel pericoloso mondo sovrannaturale della Londra vittoriana. Sarà rapita, ingannata, sfruttata per la sua straordinaria capacità di trasformarsi e assumere l'aspetto di altre persone. La salveranno due Shadowhunters, Will e Jem, destinati a combattere i demoni, nonché a mantenere l'equilibrio tra i Nascosti e fra questi e gli umani. Tessa sarà costretta a fidarsi. Si unirà a loro nella lotta contro i demoni per poter imparare a controllare i propri poteri e riuscire finalmente a trovare Nate. Ma tutto ciò la porterà al cuore di un arcano complotto che minaccia di distruggere gli Shadowhunters, e le farà scoprire che l'amore può essere la magia più pericolosa di tutte. Età di lettura: da 12 anni.

Forte della bella lettura della trilogia Shadowhunters - Gli strumenti mortali di Cassandra Clare, ma con qualche pregiudizio sui prequel (di cui fatico a capire la necessità in genere), ho preso in mano questo "quarto" (o primo) libro della saga.
Devo dire che negli altri tre la Clare ci ha abituato un po' meglio, ma andiamo con ordine. Il libro si differenzia dalla trilogia a seguire innanzitutto perché è ambientato nella Londra di fine Ottocento, dimensione temporale che arricchisce di fascino e di mistero la storia, e che regala inedite considerazioni sui costumi e sul galateo dell'epoca anche fra i Cacciatori (i nephilim che combattono i demoni per salvare l'umanità). Però la storia fatica a partire. Le prime pagine sono lente, hanno delle ripetizioni necessarie ma faticose per chi ha già letto la trilogia (chi sono i Cacciatori, il loro modus operandi ecc. ecc.), e la trama si aggroviglia e vivacizza solo verso la fine. Inoltre i personaggi di contorno non sono molto ben caratterizzati, solo Jem (che però ha un ruolo da coprotagonista), risulta ben descritto e "colorato", mentre gli altri sono solo fantasmi appena abbozzati.
Il finale è ovviamente un non finale, ma lascia in bocca una sensazione di incompletezza data più dalla pochezza di informazioni ed emozioni lasciati da questo primo libro che dalla voglia di continuare la saga...
Per tirare le somme: la storia fatica a prenderti, se non alla fine, è scritta però sempre con uno stile molto sciolto e gradevole. La mano di Cassandra c'è tutta, serviva solo una spinta in più. Confido molto nei prossimi due.

Genere: Urban Fantasy Young Adult
Voto da 0 a 5: 3 e mezzo
Consigliato a chi: ama le storie d'azione, le vicende che coinvolgono gli angeli, Londra nell'Ottocento e naturalmente a chi ha letto la precedente trilogia
Curiosità: è in arrivo il film della prima trilogia (in Italia e in USA nel 2012), la sceneggiatura è di Jessica Postigo ("Operation Checkmate"), la regia di Scott Charles Stewart (Priest, Legion...), i due protagonisti saranno Lily Collins (Clary) e Jamie Campbell Bower (Jace, nella foto a sinistra). Il film è prodotto dalla Screen Gems.
C'è un sito italiano dedicato agli Shadowhunters di Cassandra Clare che vi consiglio di tenere monitorato se siete fan della saga: http://shadowhunters-italia.com/

venerdì 22 luglio 2011

ABBANDONARE UN LIBRO E' UN DIRITTO


Ebbene sì, sono colpevole. Ho abbandonato un libro a metà, anzi, forse ancora più della metà. E non è la prima volta (sono recidiva). Mi è capitato in più occasioni con acquisti sbagliati - libri per ragazzi mascherati da libri per adulti e davvero illeggibili dopo i 17 anni - o con regali. Ma questa volta la causa non è da ricercare nella cattiva scrittura, bensì nel plot un po' lento e monotono e nella mia poca voglia... Dunque ho lasciato "Prigione di neve" ma confido un giorno di trovare l'occasione giusta per riprenderlo in mano e tornare a leggerlo fino alla fine. Niente recensione quindi - sarei troppo negativa per scrivere un commento serio e imparziale. E impugno il diritto concesso a ogni lettore di chiudere il libro per sempre o per un po'. Fino alla prossima volta.

mercoledì 20 luglio 2011

L'ULTIMA LETTERA D'AMORE


Londra, oggi. Ellie, una giornalista inglese trentenne che lavora per il settimanale femminile di un’importante testata, durante una ricerca negli archivi del giornale in cui lavora a caccia di una storia che le eviti il licenziamento, si imbatte in una lettera d’amore degli anni Sessanta: è di un uomo che chiede alla sua amante di lasciare il marito per stare con lui. Incuriosita dalla storia dei due sconosciuti, e nella speranza di trarne un buon articolo, Ellie decide di fare ulteriori ricerche per riuscire a sapere cosa ne è stato di quell’amore… Londra 1960. La giovane e bella Jennifer si sveglia in un letto d’ospedale dopo un incidente d’auto in cui ha rischiato di perdere la vita. Non riesce a ricordare nulla: non sa più chi è, non riconosce l’uomo che dice di essere suo marito, il loro appartamento, gli amici comuni. Un giorno però trova nella sua camera da letto una lettera nascosta in un libro, una lettera d’amore di un uomo che non è suo marito, e lentamente inizia a ricordare… L’ultima lettera d’amore di Jojo Moyes, best seller in Inghilterra e finalista di vari premi letterari, è a storia, sorprendente, originale e romantica, di due donne di età differenti che si ritrovano unite in uno stesso irresistibile sentimento d’amore.
Dopo "Brivido Eterno" - lo so, avrei dovuto lasciarlo sugli scaffali della libreria solo per il titolo... - temevo il peggio per la scelta delle mie letture delle vacanze. Invece sono stata davvero soddisfatta di leggere "L'ultima lettera d'amore" di Jojo Moyes. L'Autrice inglese (nella foto, classe 1969) per me finora del tutto sconosciuta è riuscita infatti a ricreare con le parole la magia dei film anni Sessanta utilizzando uno stile brillante, pulito e arguto, dialoghi freschi e garbati, mai banali, e una storia d'amore che si sviluppa come un thriller e ti affascina e rapisce, tanto che a momenti risulta impossibile abbandonare la lettura. Davvero un libro coinvolgente e che lascia molti spunti di riflessione. Certo non è un dark fantasy & affini, ma è comunque un'opera che emoziona e conquista.

Genere: romanzo d'amore e thriller
Voto da 0 a 5: 5
Consigliato a chi: ama i film anni Sessanta e le storie d'amore complesse e mai banali
Curiosità: la casa editrice Elliot curiosamente ha deciso di non rivelarci quasi niente dell'autrice nel risvolto di copertina dedicato alla biografia. Si dice solo che ha pubblicato diversi bestsellers e vinto molti premi a livello internazionale. Andando in rete si scopre che in Italia questo è il suo terzo libro tradotto e pubblicato (Silver Bay nel 2009 per Mondadori e Affari di famiglia nel 2003 per Sonzogno) mentre in Inghilterra è ormai al suo settimo libro. E' anche strano che da noi abbia pubblicato con diversi marchi editoriali: di solito quando un'autrice vale (e vende) le case editrici se la tengono stretta... Indagherò.

mercoledì 6 luglio 2011

MENO UNO - BRIVIDO ETERNO

Il piacere vero, quello che fa perdere i sensi, è qualcosa che Tayla non ha mai conosciuto. Destinata a proteggere la specie umana dalla minaccia costante dei demoni, non si concede distrazioni. Poi viene portata d'urgenza in un ospedale sotterraneo gestito da esseri sovrannaturali, e lì, per la prima volta, viene scossa da un brivido sottile e insistente che le apre le porte di una nuova dimensione. Ed è proprio la sua nemesi a risvegliare in lei queste sensazioni sconosciute. Eidolon, un demone centenario alla ricerca di una compagna per l'eternità, non può resisterle. Sono nemici, l'istinto li spinge ad annientarsi a vicenda, ma cadono entrambi vittime di una passione sfrenata. Nel frattempo Tayla viene travolta dai frammenti di un passato che la guidano verso la sua reale identità, rivelandole segreti che nessuno ha mai osato confessarle. In questo primo titolo della serie Demonica, Larissa Ione crea un mondo articolato e suggestivo, pervaso da presenze oscure e sensuali.
Cominciamo dall'inizio: vorrei non averlo mai letto. Non perché mi sia piaciuto da morire e abbia iniziato a nutrire una qualche dipendenza da questo libro, ma per l'esatto contrario: è stato infatti a tratti cosi' noioso che mi sono davvero pentita di averlo scelto per le vacanze, di più, mi sono anche vergognata, sulla spiaggia, di mostrarmi intenta a leggerlo... Siamo sulla scia di "Black Moon" di Keri Arthur, ovvero romanzi erotici spinti mascherati da fantasy solo per poter parlare di sesso, sesso, sesso. Chiariamoci: non disdegno un po' di sesso all'interno di un libro, anzi, ma dev'essere in giusta dose. Viceversa "Black Moon" sembrava quasi che non avesse una trama a favore delle scene di sesso, o meglio che quest'ultime fossero la vera struttura portante del libro e che la trama fosse stata scritta solo per poterle inserire... In "Brivido eterno" (serie Demonica) per fortuna un po' di sforzo Larissa Ione, l'autrice, l'ha fatto - a parte i nomi orribili, soprattutto quello del protagonista maschile, Eidolon, che anche se richiama il mito del mutaforma, rimane allucinante - e, se non un plot avvincente, per lo meno è riuscita a creare un mondo sufficientemente credibile e articolato. Il resto è solo grasso che cola, come si suol dire. La morale qual è? Che mi sono di nuovo fidata del giudizio di Keira che pero' mal si armonizza con i miei gusti, e che sicuramente non continuero' a leggere la serie di Demonica come non ho seguitato a leggere quella della Arthur. Daro' ancora una chance a Keira? Non so.
Chiudo dicendovi che: a) la colpa di una recensione cosi' scarna e di questi accenti assurdi è della tastiera corsa - della Corsica intendo -: non ha la i, la a e la o accentate - ovviamente, non appartengono al vocabolario francese - e in più ha tutte le lettere spostate: come le vecchie macchine da scrivere di una volta, se qualcuno se le ricorda ancora... b) ho appena iniziato a leggere "L'ultima lettera d'amore" ed è davvero una boccata d'aria rigenerante: fresco, brillante, con dialoghi arguti e divertenti e personaggi mai scontati. Lontani dai "modelli" demoni di "Brivido eterno" (che riecheggiano quelli di J.R. Ward, autrice di un'altra serie di libri davvero inavvicinabili per me) ma molto, molto più affascinanti!

Genere: paranormal romance spinto
Voto da 0 a 5: 1 e mezzo
Consigliato a chi: anche non consigliato. Diciamo che a leggerlo non ci guadagnate proprio nulla.

Curiosità: gli americani hanno gradito molto questo libro che, anche nei siti di acquisto online più famosi ha commenti molto lusinghieri. La serie completa è di cinque volumi. La copertina americana (qui a lato) è molto più esplicita e chiara di quella italiana.